Dott. Ivano Pacucci

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Allergie: cosa possiamo fare per ridurre i disturbi.

Allergie: cosa possiamo fare per ridurre i disturbi.

Indice:

Cos’è allergia.

Allergia, nutrizione ed intestino.

Allergie e stress.

Allergie ed integrazione.

Bibliografia.

Cos’è l’allergia.

Molto semplicemente per allergia si intende un’eccessiva risposta del sistema immunitario verso alcune sostanze riconosciute come nemiche (allergeni), anche se in realtà non lo sono (proteine di alcuni alimenti, pollini, sostanze chimiche, farmaci, ecc…).

Esistono diverse tipologie di reazioni allergiche, ma in linea generale, la più comune consiste nella produzione di specifici anticorpi (IgE) contro l’allergene, che si legano ai recettori specifici di alcune cellule del sistema immunitario (basofili e mastociti) che liberano una sostanza chimica infiammatoria, istamina, che porta ai sintomi tipici della reazione allergica. L’istamina liberata, dopo, si lega a recettori cellulari, situati in diverse zone del corpo, e porta all’insorgenza delle tipiche reazioni allergiche (rinite, tosse asma, dermatite, iperacidità dello stomaco, edema, ecc.). La cura principale dell’allergia si basa sulla somministrazione dei farmaci antistaminici, che non sono altro che molecole che occupano i recettori cellulari per l’istamina, e bloccano quindi il processo infiammatorio e le successive manifestazioni cliniche.

Premetto che l’obiettivo di questo articolo non è quello di descrivere delle cure alternative per le allergie, ma è quello di utilizzare un approccio integrato e complementare, alla diagnosi e alla terapia prescritta del medico specialista in allergologia.

Quindi, al di là di tutto, cerchiamo di capire cosa possiamo fare praticamente, sulla base delle più recenti scoperte scientifiche, per migliorare le reazioni allergiche sia di tipo alimentare che agli inalanti.

Allergia, nutrizione ed intestino.

Partendo dal concetto di base, che si tratta di una disregolazione del sistema immunitario, è facile capire che dobbiamo agire su tutte le componenti in grado di modulare la nostra risposta immunitaria, e quindi infiammatoria. Ricordiamo che l’infiammazione è un processo attivato dal sistema immunitario per risolvere una problematica, che, in questo caso, è l’eliminazione dell’allergene, e lo fa attraverso meccanismi infiammatori che portano ai sintomi che tutti conosciamo, tipici della reazione allergica. Oggi sappiamo, con grande sicurezza, che l’efficienza del nostro sistema immunitario dipende dalla salute del nostro intestino. Diventa, quindi, indispensabile avere uno stile di vita sano che preveda una sana alimentazione, una giusta gestione dello stress e degli stati emotivi, la pratica dell’esercizio fisico e la giusta integrazione mirata e personalizzata.

Nutrizione: perché è importante nelle allergie.

Dal punto di vista nutrizionale, nel caso delle allergie alimentari è ovvio che si proceda prima di tutto con l’eliminazione dell’alimento allergizzante, ma non è questo il punto.

La nutrizione è fondamentale, anche nel caso di allergie ad inalanti, per lo sviluppo di una buona flora batterica intestinale (microbiota).

Diversi studi hanno fornito prove convincenti del ruolo del microbiota intestinale, e dei suoi metaboliti, nella patogenesi delle allergie alimentari.  Inoltre, sembra altamente probabile anche un ruolo sulla patogenesi della rinite allergica.

La disbiosi intestinale aumenta la reattività del sistema immunitario. Infatti, questa condizione determina un’eccessiva permeabilità intestinale (leaky gut), che permette il passaggio di sostanze irritanti, o allergeni, dal lume intestinale al sangue, con la conseguente attivazione del sistema immunitario e quindi dei processi infiammatori. Inoltre, in un intestino infiammato e permeabile, vi è un’alta concentrazione di mastociti (cellulle immunitarie piene di istamina e tipiche delle reazioni allergiche). I bifidobacterium longum ed i lactobacillus rhamnosus (batteri buoni del nostro intestino) possono inibire la rottura dei mastociti e quindi la liberazione di istamina, per tale motivo diventa importante avere una buona flora batterica intestinale.

Nell’intestino è presente un enzima DAO (diamminossidasi) che ha il ruolo di rompere le molecole di istamina presente negli alimenti, sì perché anche in molti alimenti è presente istamina. Uno stato di infiammazioni intestinali disturba il lavoro di questo enzima creando accumulo di istamina nel corpo, con il successivo peggioramento dei sintomi allergici.

Sempre la disbiosi intestinale, determinata dalla presenza di batteri cattivi, trasforma le molecole alimentari in istamina complicando ancor di più il lavoro della DAO.

Un altro problema della nutrizione errata consiste nel mancato apporto di sostanze nutrizionali importanti, che implica un aumento dell’infiammazione silente di basso grado, a causa dei meccanismi epigenetici negativi che si attivano a livello cellulare (le nostre cellule producono sostanze proinfiammatorie), con una conseguente alterazione della risposta immunitaria.

Inoltre, è indispensabile conoscere le reazioni crociate di alcuni alimenti con determinati allergeni, al fine di escluderli dalla dieta quando si è particolarmente esposti, perchè esiste una risposta immunitaria allergica nei confronti di proteine simili tra loro (ad esempio chi è allergico alle graminacee può avere una reazione nei confronti del frumento, del melone, della pesca o dell’albicocca).

Allergie e stress.

Nella gestione delle allergie anche lo stress ricopre un ruolo molto importante.

Lo stress porta ad una condizione di disbiosi intestinale a causa dell’attivazione dei neuroni intestinali, i quali liberano una sostanza chiamata AMP (peptide antimicrobico), che porta ad una riduzione della flora batterica buona.

Come ho detto prima, nel caso di una disbiosi intestinale, vi è un alto numero di mastociti nell’intestino che in caso di stress, per via della secrezione del cortisolo, vengono attivati inducendo la liberazione di istamina.

Allergie ed integrazione.

Oggi esiste anche un’ampia varietà di integratori specifici per la gestione delle allergie. È bene ricordare, però, che nessun integratore può dare un beneficio se non si migliorano tutti gli aspetti prima discussi. Inoltre, non esiste un prodotto efficace per tutti, la corretta integrazione è personalizzata dopo un’attenta valutazione. È importante, infatti, valutare la necessità di cui ha bisogno ogni singolo individuo sul piano di tutti i micronutrienti (vitamine e minerali), dei ceppi batterici (probiotici), e di altre sostanze specifiche.

Bibliografia.


– Schnedl W.J., Enko D. Histamine Intolerance Originates in the Gut. Nutrients. 2021 Apr 12; 13(4):1262. doi: 10.3390/nu13041262. PMID: 33921522; PMCID: PMC8069563.

– Traina G. The role of mast cells in the gut and brain. J Integr Neurosci. 2021 Mar 30; 20(1):185-196. doi: 10.31083/j.jin.2021.01.313. PMID: 33834706.

– Powell N., Walker M.M., Talley N.J. The mucosal immune system: master regulator of bidirectional gut-brain communications. Nat Rev Gastroenterol Hepatol. 2017 Mar; 14(3):143-159. doi: 10.1038/nrgastro.2016.191. Epub 2017 Jan 18. PMID: 28096541.

-Microbiome Therapeutics for food allergy. Diana A. Chernikova, Matthew Y. Zhao, Jonathan P. Jacobs. Nutrients 2022.

-The Crosstalk between the gut microbiota composition and the Clinical Course of allergic rhinitis: the use of probiotics, probiotics and bacterial lysates in the treatment of allergic rhinitis. A. Kaczynscka, M. Klosinska, P. Chmiel, K. Janeczeck. Nutrients 2022-  

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